vinili bonaffini

Un viaggio tra arte, poesia e impegno sociale

Long Digital Playing rilancia gli album storici di artisti cardine dell’etichetta

Aspettando i nuovi album tra back e forward catalogue, Long Digital Playing pubblica alcuni degli album “storici” dell’etichetta milanese. In cima a tutti, non potevano mancare i lavori di Luca Bonaffini, fondatore della casa editrice di via Privata del Gonfalone.

Con tanto di cover “originali” tratte dai supporti fisici e cartacei, vedremo nuovamente comparire sulle piattaforme on line “Scialle di Pavone” (1998) e “Il ponte dei maniscalchi” (1999). I due progetti, diversamente arrangiati dal violinista Carlo Cantini, appartengono ai concept album dell’artista e scrittore mantovano: il primo, un omaggio all’arte e agli artisti, con la copertina tratta da un dettaglio di un’opera del padre pittore Giorgio; il secondo, un saluto al secondo millennio, con la complicità di Claudio Lolli, ispirato da un viaggio a Mosca compiuto nel 1993.

La poesia e la cultura come mezzi di libera espressione sociale, le guerre infinite, le grandi battaglie politiche e civili, l’affermazione dei valori etici e dei diritti dei popoli sono state raccontate nell’ultima parte del novecento in quei “dischi” che, più volte recensiti e ripresi, rappresentano il Bonaffini cantautore del primo e secondo periodo.

Nei suoi album, spesso recensiti e reinterpretati, Bonaffini ha saputo raccontare con intensità e profondità le storie di conflitti e speranze, intrecciando abilmente testi poetici e melodie coinvolgenti. I suoi brani non sono solo espressioni artistiche, ma veri e propri manifesti di valori etici e civili. La sua produzione è sempre in evoluzione, mantenendo però intatta la sua vocazione a fare della musica un mezzo di denuncia e di riflessione sulle condizioni umane. Le sue opere, attraverso una narrazione sincera e appassionata, continuano a ispirare e a sollecitare una riflessione critica sul passato e sul presente, dimostrando come la musica e la poesia possano essere strumenti potentissimi di cambiamento e di libera espressione.

Ritorna anche l’emozionante omaggio a Pierangelo Bertoli che, nel 2014, subito dopo la pubblicazione del libro biografico “La notte in cui spuntò la luna dal monte” dello stesso Bonaffini, venne pubblicato da Delta Dischi: parliamo  di “Sette volte Bertoli”, un breve intenso viaggio attraverso sette canzoni del suo mentore e amico sassolese delle quali segnaliamo “Varsavia” e “Maddalena”.

Infine, sempre con Bonaffini ritroviamo due dei tre capitoli musicali del “Manifesto Planetario” (“Il cavaliere degli asini volanti del 2018, “Il paracadute di Taccola” del 2021), in attesa della terza e ultima parte del progetto “Cosmo-discografico” di Luca che, finalmente, dovrebbe vedere la luce a Natale 2024.

Long Digital Playing torna dunque protagonista anche con il recupero degli album di Paolo Baldoni che, proprio con LDP-C7 esordì nel 2013. Bisognerà attendere il 3 luglio di quest’anno invece per  il nuovo album che, in fase di ultimazione, sta fremendo nell’archivio dell’etichetta.

Intanto ci potremo gustare le pubblicazioni con copertine originali di “Vivere e partecipare” (2013), “Dimenticanze (2015), “Sono sempre stato Puerto Balù” (2021) e, dulcis in fundo, l’album autoprodotto e cantato insieme a Bonaffini nel 1981 che, in quell’anno, registrato come provino con pochi strumenti, fu distribuito solo in musicassetta “Ritorno. Devi capire che la vita è dura”.

In attesa di ulteriori novità, il lavoro di back catalogue continua con un percorso a ritroso del cantautore torinese Arturo Marongiu che, fresco di pubblicazione, ha già pronte altre sette tracce per l’autunno a venire.

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