Long Digital Playing

Sei anni di Long Digital Playing: un viaggio musicale e culturale

Tra musica, cultura e nuove sfide, Long Digital Playing festeggia i sei anni di attività con nuovi progetti e la stessa passione di sempre.

Nel cuore vibrante di Milano, a pochi passi dai ricordi del leggendario studio di registrazione Metropolis, un tempio della musica che ha visto la presenza di icone come PFM, De André, Bertoli, e molti altri, sorge la sede di Long Digital Playing Srl. Quest’anno, in occasione della festa del papà, il 19 marzo, la casa editrice musicale celebra il suo sesto anniversario, segnando l’inizio di un nuovo capitolo nella sua storia già ricca di successi.

Fondata nel 2018, la Long Digital Playing si è rapidamente affermata come una realtà di spicco nel panorama della produzione musicale milanese, grazie al suo approccio innovativo e alla sua filosofia che pone la musica al centro di tutto. Con un occhio sempre rivolto alla tradizione e l’altro alle nuove tendenze, ha costruito un catalogo editoriale di circa 150 brani e  oltre 40 album pubblicati, dimostrando un impegno costante verso l’arte dei suoni.

Luca Bonaffini, il fondatore di LDP, cantautore e scrittore, affronta questo nuovo anno con un’ironia e un ottimismo contagiosi, nonostante le sfide poste da lockdown, crisi energetica e conflitti globali. Bonaffini vede in questo anniversario non solo un traguardo ma anche un punto di partenza per riaffermare l’importanza della cultura e dell’arte come veicoli di nuovi valori umanistici.

Sei anni; vuol dire che Long Digital Playing inizia quella che ai miei tempi si chiamava scuola elementare“,  scherza Bonaffini, sottolineando l’importanza di un approccio fondamentale all’apprendimento dell’industria discografica, dalla storia alla geografia, passando per la lingua italiana, le lingue straniere e la matematica, essenziali per navigare le acque del mercato musicale.

Il team, composto da Roberto Padovan, Benedetta Zibordi e Giancarlo Zanetti, continua il suo lavoro tra Milano, Mantova e Torino, senza mai perdere la passione e l’entusiasmo che hanno caratterizzato questi primi sei anni di attività. Eventi significativi come “La Settima Nota” e la creazione di diversi format, hanno contribuito a consolidare la presenza di Long Digital Playing nel panorama musicale e culturale italiano.

(nella foto: Paolo Baldoni e il suo Willi in uno scatto di Maurizio Ferrandini)